Eccoci di nuovo a raccontare un’esperienza fatta di spirito, natura e di vera essenza indocinese.

Un paese in vorticoso sviluppo che non abbandona il legame con le tradizioni, dall’incantata baia di Halong, alla superba Hanoi sul fiume rosso, dal fiume dei profumi che porta alla città proibita, alla spigliata Saigon
Il Vietnam, un paese affascinante e unico con paesaggi di straordinaria bellezza e città che testimoniano l’influenza delle colonizzazioni che si sono alternate nel corso della storia. Il susseguirsi di tutte queste dominazioni ha fatto si che ancora oggi si possano riconoscere in una mescolanza unica influenze culturali dei vari colonizzatori.
Oggi infatti il Vietnam è una terra ricettiva anche sotto il punto di vista delle religioni e filosofie orientali, qui la maggioranza della popolazione professa il buddismo, seguita da confucianesimo, taoismo, islamismo, induismo e cristianesimo.
Se si domanda ad un vietnamita che religione professa risponderà sicuramente buddismo anche se in realtà all’interno della sua sfera familiare è più probabile che segua il codice morale e sociale confuciano, o i concetti taoisti quando deve spiegare i fenomeni della natura del cosmo.
Diversi sono i tabù che ancora oggi caratterizzano questa terra, infatti quando ci si reca in Vietnam è buona norma prendersi un po’ di tempo per imparare a conoscere la cultura locale e le abitudini dei vietnamiti.
Costruita dove sorgeva un tempo la città di dai La, sulla riva destra del Song Hong (Fiume Rosso), capitale storica e politica del Vietnam unificato, con una popolazione di 3.500.000 abitanti, Hanoi copre una superficie di 2.150 chilometri quadrati. Quando Hanoi cadde nelle mani dei francesi nel 1882, subì una notevole trasformazione e modernizzazione ed il suo aspetto esteriore iniziò a riflettere una certa armonia fra progresso e tradizione. A partire dal 1955, il centro della città si è ampliato notevolmente lasciando però intatto il carattere originario di Hanoi conservato nelle pagode e nei templi tradizionali, nell’architettura coloniale, nei viali, nei laghi e nel cuore del centro.
Antica capitale del Vietnam sotto le dinastie dei Le e dei Ly (X e XI secolo). Suggestiva è la passeggiata su piccole barche a cestino di vimini intrecciati, attraverso verdi risaie circondate da ricce scoscese, passando sotto basse grotte.
Secondo porto del Vietnam e terza città principale, Haiphong occupa la riva destra dell’affollato fiume Cham, a 120 chilometri da Hanoi, a nordest del delta del Bac Bo. Il porto, a circa 20 chilometri dal mare, costituisce un’importante via d’accesso al Vietnam per il commercio estero. Città tipicamente portuale, non offre molte attrattive turistiche ed una breve sosta è più che sufficiente. Da Haiphong si può raggiungere l’isola di Cat Ba dove sorge il parco nazionale di Cat Ba che protegge un prezioso ecosistema con foreste tropicali, costiere di mangrovie, laghi d’acqua dolce e barriere coralline.
Un viaggio nel Vietnam del Nord non può considerarsi completo senza una visita alla Provincia di Quang Ninh che confina a nord con la Cina ed ospita quella che non solo i vietnamiti considerano l’ottava meraviglia del mondo, la bella baia di Halong, il punto forse più suggestivo di tutto il paese. Con i suoi 3.880 chilometri quadrati punteggiati da un migliaio di isole e isolotti di origine calcarea questa baia è famosa anche per le singolari sculture ricavate nella roccia dagli agenti atmosferici che, con le numerose grotte, sembrano appartenere a un mondo incantato fuori dal tempo.
La città di Lang Son è il capoluogo dell’omonima provincia e si trova a 270 metri di altitudine in una zona montana popolata prevalentemente da minoranze etniche quali i Tho, Nung, Man e Dao. Dista 157 km da Hanoi ed oltre ad essere un prospero centro commerciale è un importante via di accesso verso la Cina.
La piccola località di Sapa sulle pendici del monte Phan Si Pan, con i suoi 3143 metri è la montagna più alta del Vietnam. Questo centro sorge a 1600 metri di quota in uno spettacolare paesaggio di montagna coperto da una verde e fitta vegetazione.
La città portuale di Vinh non presenta particolari attrattive ma è un comodo punto di sosta lungo il cammino che dalla capitale conduce a Hué.
La città di Danang, capoluogo della provincia di Quang Nam Danang, si trova a 764 km da Hanoi e a 972 km da Ho Chi Minh. Quarta città del Vietnam per numero di abitanti (400.000), Danang, acquistò fama nel XIX secolo diventando il principale porto del Paese. Oggi è un attivo centro commerciale con una favorevole posizione geografica (il mare, la vicinanza con il Laos e la Thailandia). Le zone circostanti la città sono ricche di bellissimi paesaggi come le Montagne di Marmo, la spiaggia Cian, le torri cham di My Son, la stazione montana di Ba Na, il Passo di Hai Van e la spiaggia di Lang Co.
My Son è il più importante sito archeologico della civiltà Cham nel Vietnam. I monumenti sono localizzati in una verde vallata circondata da colline e dall’altra montagna Hon Quap (dente di gatto). Durante la guerra del Vietnam My Son venne utilizzata dai viet cong come base militare e questo scatenò pesanti combattimenti. Gli americani bombardarono pesantemente la zona e delle originali 70 strutture ne sono sopravvissute solamente 25.
La città di Hué (310.000 abitanti) oltre ad essere stata uno dei principali centri culturali, religiosi e intellettuali del Paese, fu la capitale politica del Vietnam dal 1802 al 1945, durante il regno dei 13 imperatore della dinastia Nguyen. Testimoniano gli antichi splendori della città le spettacolari tombe degli imperatori, le numerose pagode e i resti dell’antica cittadella, costruita nel 1687 e che racchiude la Città Imperiale dentro la quale si trova la Città Perpetua Proibita, l’antica residenza della famiglia imperiale. Hué che sorge sulle rive del fiume Profumato a soli 15 km dalla costa sul Mare Cinese Meridionale, è una delle principali attrattive turistiche del Paese, sia per i suoi alti valori storici ed architettonici che per la sua ubicazione in una zona ricca di spettacolari bellezze naturali.
Cittadina a breve distanza da Da Nang, un tempo fiorente porto commerciale e grande centro di scambi culturali tra oriente ed occidente. Insieme armonioso di antichi templi, pagode, case di clan, negozi. Ponte Giapponese Coperto: costruito nel XVII secolo, con una forma arcuata ed il tetto ondulato di tegole verdi e gialle; al centro una piccola pagoda quadrata. Pagoda Chua Phuc Kien: del 1792, fu il punto d’incontro di molte generazioni dello stesso clan, è dedicata al culto della Signora Thien Hau. Pagoda di Puhc Thanh: del XV secolo, con statue particolarmente belle. Nguyen Thai Hoc Street: la strada con le case che offrono gli esempi più caratteristici dell’architettura di Hoi An, una commistione degli stili cinese, giapponese e vietnamita. A soli 5 km dalla città vi è la bella e tranquilla spiaggia di Cua Dai dove si potrà trovare qualche momento di completo relax.
Località nella provincia di Phu Kanh, nel sud del paese, che inizia a manifestare una certa vocazione turistica marittima. Lunghe spiagge contornate da scenari tropicali. Nelle vicinanze troviamo le sorgenti calde di Truong Xuan, la pagoda di Long Son e la torre Cham di Po Nagar.
Sorge sull’altopiano di Lam Viet, vicino al fiume Cham Ly, circondata da un’affascinante cornice di montagne, colline coperte di pini, laghi e foreste. La città ospita una popolazione di 130.000 abitanti e si regge su un’economia basata essenzialmente sull’orticoltura ed il turismo.
Situata a 80 chilometri in linea d’aria dalla costa, Saigon, principale centro e porto fluviale del paese, si estende su una superficie di 2.030 chilometri quadrati sulla riva destra del fiume Saigon ed è divisa in 12 distretti urbani e 6 rurali. Qui la stagione secca va da novembre ad aprile, seguita da quella delle piogge che occupa il resto dell’anno. Le strade della città sono un flusso continuo di biciclette, scooter giapponesi, ciclo taxi e auto moderne o decrepite. Pare che nessuno sappia guidare senza la mano sul clacson. La presenza dei francesi continua a farsi sentire, non solo nei ricordi degli anziani, ma anche nell’architettura coloniale, nei lunghi viali alberati, nelle vie e nelle strade che hanno lasciato in eredità. Man mano che francesi ed in seguito gli americani introducevano la loro cultura e la loro architettura occidentale, i vietnamiti rispondevano erigendo pagode, santuari e templi per tutta la città. Un breve accenno a Cu Chi, a 35 chilometri a nord-ovest di Saigon, una zona che svolse un ruolo di primo piano nelle guerre contro i francesi e gli americani, grazie ai suoi 200 chilometri di gallerie sotterranee un tempo utilizzate dai guerriglieri comunisti. Queste gallerie costituiscono un vero e proprio villaggio sotterraneo con numerosi rifugi collegati fra loro a vari livelli.
Nota anche come Capo St. Jacques o baia delle barche, si trova su una penisola a circa due ore da Ho Chi Minh City. Il suo porto veniva già usato nel XV secolo. Famosa località turistica e balneare, oltre che porto marittimo e centro industriale petrolifero.
Le gallerie di Cu Chi sono una rete di tunnel sotterranei scavati dai Viet Cong durante la guerra, come risposta improvvisata di un esercito contadino scarsamente equipaggiato che doveva combattere un nemico dotato di armamenti ad alta tecnologia. La rete di gallerie di Cu Chi divenne leggendaria durante gli anni ’60, in quanto permetteva di controllare un’ampia zona rurale nelle vicinanze di Saigon, la rete sotterranea si estendeva infatti per oltre 250 Chilometri di tunnel ed in alcuni punti era strutturata su più piani, comprendeva moltissime botole, luoghi vivibili, magazzini, fabbriche di armi, ospedali da campo, centri operativi e cucine.
Capoluogo di provincia, è una vivace cittadina di circa 80.000 abitanti a circa tre ore di auto da Saigon. La sua economia è basata sulla pesca ed ora, grazie alle belle spiagge sulla costa limitrofa, anche su un nascente turismo.
Cittadina posta sulla riva sinistra del fiume My Tho, un braccio del Mekong. La regione è famosa per le orchidee, le palme da cocco e frutti quali manghi, longan, banane ed arance. E’ il punto di partenza per una affascinante escursione in barca sul Mekong. A breve distanza dalla città si trova un allevamento di serpenti per la produzione di sostanze usate nella medicina tradizionale.
La città più moderna del Delta del Mekong e l’unica con l’università. Importante centro commerciale e porto di fiume con una popolazione di 150.000 anime, è situata sulle rive del fiume Hau, l’affluente più meridionale del Mekong. Ottimo punto di partenza per visitare il Delta.
In Vietnam sono diversi i fattori che influenzano il clima: dalla sua estensione in senso latitudinale, ai monsoni, alla presenza di rilievi, così che, nello stesso periodo dell’anno, si possono verificare situazioni di clima opposte nelle varie province. Nel sud del paese si possono individuare con una certa approssimazione due stagioni: la stagione umida (da maggio a settembre, con alte punte di piovosità da giugno ad agosto) e la stagione secca (da ottobre ad aprile). La zona costiera centrale gode invece di un clima più secco mentre la parte settentrionale ha inverni più freddi (da novembre ad aprile) e calde estati (da maggio a ottobre). Naturalmente, le regioni montane sono più fresche di quelle costiere e durante l’inverno le temperature possono scendere anche sotto zero.
Il Vietnam si estende lungo la costa orientale della penisola indocinese con uno sviluppo territoriale di circa 1700 km ed una superficie di 329.566 kmq. Confina a Nord con la Cina, ad Ovest con il Laos e la Cambogia, a Sud e a Est con il Mar Cinese Meridionale. I tre quarti della superficie del Paese sono occupati da montagne e colline mentre due grandi pianure alluvionali, importanti zone agricole, segnano gli estremi territoriali con il delta del Fiume Rosso (15.000 kmq), a Nord, e il delta del Mekong (60.000 kmq), a Sud. Il confine nordoccidentale è segnato dalla catena montuosa di Hoang Lien che vede la presenza della montagna più alta del Paese, il Phan Si Pan di 3143 metri. Da nord a sud, quasi tutto il confine occidentale è invece occupato dalla catena Truong Son o Cordigliera annamita, che forma la regione degli altipiani centrali. Le tre principali aree geografiche del paese sono quella settentrionale del Tonchino (Nam Ky), quella centrale dell’Annam (Trung Ki), e quella meridionale della Cocincina (Bac Ky). In Vietnam ci sono cinque parchi nazionali: il Cat Ba, il Lago di Ba Be e il Cuc Phuong nel nord, il Bach Ma nel centro e il Nam Cat Tien nel sud. Nel tentativo di evitare una catastrofe ecologica e idrogeologica, il governo ha deciso di proteggere decine di migliaia di chilometri quadrati di foresta e di creare 87 aree protette, tra parchi nazionali e riserve naturali.
La storia del Vietnam fu inizialmente caratterizzata dall’espansione verso sud delle popolazioni provenienti dalla Cina Meridionale che nei primi secoli avanti Cristo influenzarono profondamente la civiltà vietnamita. Il dominio cinese durò per circa un millennio fino alla riconquista da parte dei vietnamiti della propria indipendenza. Il Paese fu in seguito guidato da varie dinastie fino ad arrivare alla dinastia Nguyen che regnò sino alla metà del 1800. Durante la seconda metà di questo secolo il Paese fu interessato dall’occupazione francese che comprendeva la Cambogia, il Laos e le regioni vietnamite del Tonchino, dell’Annam e della Cocincina. Nella prima metà del 1900, in seguito all’inizio del conflitto mondiale e alla crisi della Francia, il Giappone prese il controllo del Paese ma allo stesso tempo nacque il Vietminh, il movimento rivoluzionario per l’indipendenza, guidato da Ho Chi Minh e sostenuto dall’ex URSS che, nell’agosto del 1945, prese il controllo del territorio e proclamò l’avvento della Repubblica Democratica. Il successivo ritorno della Francia innescò pochi mesi più tardi la lunga guerra indocinese che con la battaglia di Dien Bien Phu, nel maggio del 1954, segnò la fine del dominio francese in Indocina. Dagli accordi di Ginevra del 1954 nacquero i due Vietnam: la Repubblica Democratica con capitale Hanoi, a Nord, sostenuta dall’ex URSS e Cina, e la Repubblica del Vietnam con capitale Saigon, a Sud, appoggiata dagli USA. L’opposizione da parte dei vietcong, guerriglieri comunisti sostenuti dal Nord, al governo del Sud, intensificò una guerriglia che portò ad un maggiore coinvolgimento degli USA nel Paese. Nel 1965, con l’invio delle prime truppe di marines e di consiglieri militari, iniziò la lunga e cruenta guerra con massicci bombardamenti americani sul Nord. Solamente con l’accordo di Parigi del 1973 venne firmata la pace tra gli Stati Uniti e il Vietnam. La guerra tra i due Vietnam però continuò e solo nell’aprile del 1975 le forze nordvietnamite, occupando Saigon, posero fine al conflitto e riunirono le due parti del Paese sotto il regime della Repubblica Democratica settentrionale con capitale Hanoi. Iniziò così la lenta ricostruzione del Paese disastrato dalla guerra e allo stesso tempo il nuovo regime condusse una vasta repressione politica che obbligò centinaia di magliaia di abitanti del Sud a lasciare la loro patria. Il peggioramento dei rapporti con la Cina e i ripetuti attacchi dei Khmer Rossi cambogiani ai villaggi vietnamiti di confine, portarono all’invasione della Cambogia da parte del Vietnam che all’inizio del 1979 instaurò a Phnom Penh un regime filo-vietnamita. Nello stesso anno la Cina rispose con un’invasione del Vietnam, combattendo una guerra che durò soltanto 17 giorni. Solo nel 1989 il Vietnam ritirò le proprie forze dalla Cambogia e nel 1992 si raggiunge una soluzione ufficiale a questa guerra. Per la prima volta dall’inizio della seconda guerra mondiale, il Vietnam non fu più coinvolto in conflitti e cominciò a vivere finalmente in pace. Nel 2001 l’Assemblea nazionale ha approvato un accordo commerciale che apre il mercato statunitense ai beni e ai servizi vietnamiti.
Il Vietnam è una repubblica socialista guidata dal Partito Comunista Vietnamita.
Terra ricettiva di tutte le religioni e filosofie orientali nonché il cristianesimo, il Vietnam conta una maggioranza che professa il buddismo, seguita da confucianesimo, taoismo, islamismo, induismo e cristianesimo. Se si domanda ad un vietnamite che religione professa risponderà sicuramente buddismo anche se in realtà all’interno della sua sfera familiare è più probabile che segua il codice morale e sociale confuciano, o i concetti taoisti quando deve spiegare i fenomeni della natura del cosmo.
Quando ci si reca in Vietnam è buona norma prendersi un po’ di tempo per imparare a conoscere la cultura locale e le abitudini dei vietnamiti. E’ buona norma indossare sempre pantaloncini corti sotto il ginocchio e avere le spalle sempre coperte. Quando si entra in un tempio o a casa di qualcuno ricordarsi sempre di togleire le scarpe, i vietnamiti come i cinesi e i giapponesi tengono i paviemnti pulitissimi. Le piante dei piedi non devono essere mai volte in direzione di qualcuno in quanto è ritenuto scortese come anche lasciare la bacchette in posizione verticale all’interno della ciotola del riso in quanto ricorda l’incenso che viene bruciato alle veglie funebri.
La cucina vietnamita propone una grande varietà di piatti (si dice che vi siano almeno 500 piatti tradizionali) arricchiti da delicate spezie e nuoc mam (salsa di pesce), succo di lime, peperoncino, carota grattugiata, aglio e zucchero. Ogni pasto comprende riso cotto al vapore e una zuppa. Poiché la carne è molto cara, i menù vietnamiti sono costituiti in gran parte da pesce di mare o di fiume, soprattutto nel sud. Ma non è difficile trovare maiale, pollo, manzo, anatra e piccioni, oltre a vari tipi di vegetali e frutti tropicali. Eredità del periodo coloniale, il pane francese è sempre presente con le caratteristiche baguette. Ottimi i panini con il patè e le insalate miste. Varie sono le zuppe con taglierini e carne, insaporite con erbe e spezie. Il più famoso piatto del nord è il pho, una deliziosa zuppa di taglierini di riso, brodo di manzo e zenzero a cui vengono aggiunti all’ultimo minuto manzo, germogli di fagioli, coriandolo fresco, basilico e menta. Nel sud si può invece assaggiare l’ho tieu, un’altra ottima zuppa a base di polpa di gambero o di granchio e maiale. Per mangiare un piatto vietnamita bisogna tenere la ciotola vicino alla bocca usando le bacchette per mangiare. I vietnamiti sono sorpresi da chi lascia la ciotola sul tavolo e cerca di portare alla bocca il cibo precariamente tenuto con le bacchette: si tratta di una cosa che li diverte, ma non li offende.
E’ necessario avere il passaporto individuale con una validità minima di 6 mesi. Verificare che sul passaporto vi siano almeno due pagine libere per apporre i timbri. Fino al 30 giugno 2021 i cittadini Italiani che visitano il Vietnam per un periodo di permanenza non superiore ai 15 giorni, non avranno bisogno del visto. Il visto d’ingresso rimane necessario per soggiorni superiori ai 15 giorni, o per soggiorni con ingresso multiplo. Il visto può essere richiesto presso l’Ambasciata del Vietnam in Italia, o tramite la procedura online sul sito ufficiale. Per il disbrigo delle formalità di dogana e immigrazione, è opportuno recarsi in aeroporto con sufficiente anticipo. Dopo lo sbarco dall’aeromobile, compilare debitamente la carta di sbarco e la dichiarazione doganale. Una volta vistata e timbrata, tale dichiarazione dovrà essere conservata sino al momento dell’uscita dal paese, quando dovrà essere riconsegnata alle autorità doganali.
In estate, quando in Italia vige l’ora legale, in Vietnam sono 5 ore in avanti, mentre durante l’inverno, con l’ora solare, le ore di differenza diventano 6.
La moneta vietnamita è il Dong. L’Euro è accettato con facilità eccetto per il visto e le tasse aeroportuali, mentre i dollari americani vengono accettati e cambiati ovunque. Tutte le principali carte di credito sono accettate negli alberghi, negozi e ristoranti.
Attualmente non è richiesta alcuna vaccinazione obbligatoria, esclusa quella della Febbre Gialla per chi proviene da zone infette. La regola numero uno è stare attenti all’acqua. Il ghiaccio, in particolare, può rappresentare un rischio. Nelle province settentrionali e meridionali del paese sono stati riscontrati di recente casi di colera. Fate attenzione al cibo, evitando in ogni modo gli alimenti non cotti o preparati in condizioni igieniche dubbie. Vista la mancanza di medicine in Vietnam è consigliabile portare con se i medicinali di uso comune.
Il roaming internazionale è funzionate in quasi tutte le zone del paese. Sono facilmente reperibili schede ricaricabili vietnamite a costi contenuti, che consentono di effettuare chiamate verso l’Italia con tariffe molto ridotte. La connessione internet con rete wi-fi è diffusa in tutto il paese.
E’ necessario possedere la patente internazionale per poter noleggiare una macchina, ma si consiglia di noleggiare automobili con guidatore a un prezzo ragionevole, cosicchè nel caso in cui si venga fermati dalla polizia per una contravvenzione, l’autista saprà condurre le trattative. Percorrere il Vietnam in bicicletta potrebbe essere un’altra idea, ma attenzione al traffico.
Nel sud e nella zona di Ho Chi Minh City sono sufficienti abiti leggeri per tutto l’arco dell’anno, mentre si deve portare qualcosa di più caldo se si visita Hue, Danang e soprattutto Dalat durante i mesi invernali da dicembre ad aprile. Se ci si reca ad Hanoi, Halong Bay e nelle regioni montuose del Nord da dicembre ad aprile è consigliabile mettere in valigia indumenti caldi come maglioni e giacca a vento. Durante la stagione delle piogge (da maggio a settembre) sono indispensabili scarpe impermeabili ed un ombrello. Per le zone costiere è indispensabile il cappello, occhiali da sole e creme protettive.
Eccoci di nuovo a raccontare un’esperienza fatta di spirito, natura e di vera essenza indocinese.
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